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In
questa pagina sono
state elencate alcune delle attività più
significative che hanno visto impegnata Spare Engineerig;
alcune sono a volte anche lontane nel tempo, ma tutte sono
decisamente caratterizzate da contenuti professionali e/o da
condizioni operative particolari, tali per cui, il lavoro svolto ha
comportato un impegno più intenso, o comunque diverso dal
solito. Di sicuro, si tratta di esperienze che hanno completato e
migliorato il nostro profilo professionale.
In caso di
necessità, contattateci
per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
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Year |
Sub-Contractor |
Main Contractor |
Final Customer |
Location |
2006 |
Basis
Engineering
|
Rosetti
Marino |
Maersk |
Italy |
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Industry |
Project |
Oil & Gas - Upstream |
Halfadan
C Platform
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Ingegneria strumentale di dettaglio,
realizzata sia per
aspetti specialistici, che di impiantistica, caratterizzata dal
recepimento di criteri di progettazione, standards tecnici di
riferimento (es. Classi d Linea, criteri per selezione ed installazione
di strumentazione, etc.) e
formati per la documentazione (templates),
specifici del Cliente
Finale, che per ovvie ragioni presentavano
significative differenze rispetto ai canoni della committenza abituale.
Tra
le diverse
attività
svolte, si segnalano le seguenti:

strumentazione, specialistica
-
emissione Technical
Specification &
RDDS
per dispositivi F&G;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per dispositivi F&G;
-
emissione Technical
Specification &
RDDS
per Flow
Indicators;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Flow
Indicators;
-
emissione Technical Specification &
RDDS per Pressure
and Diff.al Pressure Transmitters;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Pressure
and Differential Pressure Transmitters;
-
emissione Technical Specification &
RDDS per Temperature
Transmitters;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Temperature
Transmitters;
-
emissione Technical Specification &
RDDS per BS&W
Monitor;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per BS&W
Monitor;
-
emissione Technical Specification &
RDDS per Level
Gauges;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Level
Gauges;
-
emissione Technical Specification &
RDDS per Level
Transmitters;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Level
Transmitters;
-
emissione Technical Specification &
RDDS per Pressure
Gauges;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Pressure
Gauges;
-
emissione Technical Specification &
RDDS per Differential
Pressure Gauges;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Differential
Pressure Gauges;
-
emissione Technical Specification &
RDDS per Coriolis
Flow Transmitters;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Coriolis
Flow Transmitters;
-
emissione Technical Specification &
RDDS per V-Cone
Flow Element;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per V-Cone
Flow Element;
-
emissione Technical Specification &
RDDS per Actuated
Valves (2"size and less);
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Actuated
Valves (2"size and less);
-
emissione Technical Specification &
RDDS per Surface
Temperature
Transmitters;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Surface
Temperature
Transmitters;

strumentazione,
impiantistica
-
emissione e
revisione MTO
per materiali bulk
di strumentazione;
-
emissione e revisione Primary
and
Secondary Hook-up di strumentazione;
- emissione e revisione Hook-up secondari elettrici
di
strumentazione;
- emissione e revisione Hook-up elettrici
di
strumentazione per F&G;
 
tabulazione tecnica e follow up

- Tabulazione Tecnica e Follow
Up per Multiphase
Flow Meter (MPFM);
- Tabulazione Tecnica e Follow
Up per MTO materiali elettrici bulk di
strumentazione;
- Tabulazione Tecnica e Follow
Up per MTO materiali
pneumoidraulici bulk
di strumentazione.

In
una fase successiva (2007), si è altresì
provveduto all'approntamento di ingegneria strumentale per il Tender EPC di altra
piattaforma, sempre per Maersk
(Tyra
B).
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Year |
Sub-Contractor |
Main Contractor |
Final Customer |
Location |
2004-05 |
Basis
Engineering
|
Rosetti
Marino |
Maersk |
Italy |
 |
Industry |
Project |
Oil & Gas - Upstream |
Valdemar
Field Development - Valdemar
AB Platforrm
|
 |
Ingegneria strumentale di dettaglio,
realizzata sia per
aspetti specialistici, che di impiantistica, caratterizzata dal
recepimento di criteri di progettazione, standards tecnici di
riferimento (es. Classi d Linea, criteri per selezione ed installazione
di strumentazione, etc.) e
formati per la documentazione (templates),
specifici del Cliente
Finale, che per ovvie ragioni presentavano
significative differenze rispetto ai canoni della committenza abituale.
Tra
le diverse
attività
svolte, si segnalano le seguenti:

strumentazione, specialistica
-
emissione Technical
Specification per Flow
Indicators;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Flow
Indicators;
-
emissione Technical
Specification per Pressure
and Differential Pressure Transmitters;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Pressure
and Differential Pressure Transmitters;
-
emissione Technical
Specification per Temperature
Transmitters;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per Temperature
Transmitters;
-
emissione Technical
Specification per BS&W
Monitor;
- emissione Data
Sheet, Inspection
D.S. per BS&W
Monitor;

strumentazione,
impiantistica
-
emissione e
revisione MTO
per materiali bulk
di strumentazione;
-
emissione e revisione Primary
and
Secondary Hook-up di strumentazione;
- emissione e revisione Electrical Secondary Hook-up di
strumentazione;

tabulazione tecnica e follow up
-
Tabulazione Tecnica e Follow
Up per Flow
Indicators;
- Tabulazione Tecnica e Follow
Up per
Pressure and Differential Pressure Transmitters;
- Tabulazione Tecnica e Follow
Up per Temperature
Transmitters;
- Tabulazione Tecnica e Follow
Up per BS&W
Monitor;
- Tabulazione Tecnica e Follow
Up per Multiphase
Flow Meter (MPFM);
- Tabulazione Tecnica e Follow
Up per MTO materiali elettrici bulk di
strumentazione;
- Tabulazione Tecnica e Follow
Up per MTO materiali
pneumoidraulici bulk
di strumentazione.

In
una fase successiva, si è altresì provveduto
all'approntamento di ingegneria strumentale per il Tender EPC di altra
piattaforma, sempre per il Valdemar
Field (ValdemarBA). |
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Year |
Sub-Contractor |
Main Contractor |
Final Customer |
Location |
2003 |
ABB
PS & S
|
SARPI |
Sonatrach |
Italy |
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Industry |
Project |
Oil & Gas - Upstream
|
Project Traitment d'Huile des Champes BBK / BBKN
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Activity Description |
Le
attività descritte si riferiscono allo sviluppo del campo di
estrazione di Bir Berkine
e di Bir Berkine North
(BBK / BBKN) in Algeria, sviluppato da ABB PS&S
per Sonatrach.
Contrariamente a quanto inizialmente
previsto, in luogo di generiche attività di supporto allo
sviluppo dell'ingegneria strumentale sottintese dal progetto, si
realizzò, di fatto, l'assolvimento di compiti normalmente
ricoperti dal Project
I&C Leader, per via di sopravvenute e
modificate esigenze operative del Committente. Per tale ragione, sin
dalle prime fasi del progetto, sono state assolte tutte le
attività normalmente sottintese da tale posizione,
espletate, ovviamente, presso gli uffici del Committente; in tal senso si segnalano le seguenti:
- lavoro coordinato in task
force di progetto, per tutti gli aspetti strumentali di
campo;
- coordinazione con Project
Engineer e più raramente con Project Manager di
progetto;
- meetings
periodici interdisciplinari per definizione schedula
attività e verifica avanzamento;
- meetings con Cliente Finale (team di Resident Engineers
stabilitosi presso il Committente);
- gestione delle risorse umane per strumentazione, con il
Responsabile I&C
del Committente;
- gestione delle risorse umane esterne per strumentazione (outsourcing);
Oltre alla suddetta gestione, si è
comunque proceduto anche con lo sviluppo operativo di numerosi
documenti progettuali, tra i quali si segnalano ad esempio i
seguenti:
- Specification
Technique du Système de l'Instrumentation;
- Specification
Technique pour l'Instrumentation des Units Package;
- Specification Technique du
Comptage Multi-Phase de Debit (MPFM);
- Specification
Technique Cuvées Enterrées pour RTU;
e
con la normali attività di verifica degli elaborati, quali
ad esempio:
- verifica P&ID
per gli aspetti strumentali di competenza (tagging,
simbologia, etc.),;
- verifica elaborati prodotti in outsourcing da
società esterna (Data
Sheets, planimetrie, etc.);
- definizione tipici di comando pneumatico per le valvole SDV e BDV di impianto;
- verifica delle tabulazioni tecniche e di altri documenti
prodotti dal team
di lavoro.
Inoltre, per tutte
le packages
di impianto sottintendenti aspetti strumentali (per esempio la
rilevante package
del gruppo compressione gas), sono stati presenziati tutti i meetings con i Vendors
(curando altresì la tabulazione tecnica di alcune di esse,
quali
ad esempio il sistema di misura della portata multifase - MPFM), comunque
accertando sia nelle fasi preliminari di selezione del fornitore, che
nelle successive fasi di kick-off
meeting e follow-up,
che tutti gli aspetti strumentali risultassero congrui.
In una seconda fase del progetto, dopo aver
seguito esclusivamente gli aspetti strumentali del campo e
delle packages,
sono stati ricoperti gli incarichi relativi alla coordinazione e al follow up per la
fornitura del sistema di controllo dell'impianto (articolato in DCS, ESD, F&G e Scada, inizialmente
impostato da altro specialista strumentale Senior), per via di
un nuovo assetto operativo delle risorse della task force,
delineatosi verso le fasi finali del progetto.
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Year |
Sub-Contractor |
Main Contractor |
Final Customer |
Location |
2002-03 |
Tecnomare
|
Agip KCO |
N.A. |
Italy |
 |
Industry |
Project |
Oil & Gas - Upstream, Midstream
|
Kashagan Field Development - Experimental
Program
|
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Activity Description |
Attività di sviluppo e revisione
di ingegneria
strumentale per FEED,
relative al giacimento definito tra i più rilevanti
dell'ultimo
decennio (stimato tra i 9 e 16 miliardi di barili - fonte Wikipedia),
espletate direttamente presso la sede del Committente, nell'arco di
diversi mesi. Dette
attività,
svolte sotto la supervisione dei responsabili dei gruppi di lavoro del
Committente, hanno di volta in volta richiesto la revisione e il
completamento di
numerosi documenti onde incorporare sia i commenti del Cliente Finale,
che i commenti e le variazioni richieste internamente al Committente,
durante lo sviluppo stesso del progetto.

Contributi
significativi sono stati apportati per l'emissione, ad
esempio, dei seguenti documenti:
- General
Specification for Instrumentation;
- General
Specification for Packaged Instrumentation;
- Technical
Specification for Wellhead Control Panels,;
- Data
Sheets for all on-off valves (ESV, SDV, BDV, XV and MOV);
- Data Sheets for
Safety Valves;
- Technical
Specification for Fire & Gas System;

Sotto
il concetto di Squad
Check, sono stati controllati (per gli aspetti strumentali
quindi), diversi documenti, quali, ad esempio, i Data Sheet
meccanici
dei serbati sia atmosferici che pressurizzati, e diverse packages di
impianto (es. per produzione aria strumenti ed azoto).
Sono stati altresì prodotti documenti ex-novo quali ad
esempio il Data Sheet
per il misuratore di portata multifase (MPFM),
così come i layout per le linee di comando per
valvole pneumatiche e pneumo-idrauliche, sia in versione semplificata
(per rappresentazione su P&ID),
che quelli di dettaglio per i Data
Sheet relativi ai pannelli delle valvole attuate.
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Year |
Sub-Contractor |
Main Contractor |
Final Customer |
Location |
1999 |
ABB
Sae Sadelmi
|
ABB Sae
Sadelmi |
CEGCO |
Italy |
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Industry |
Project |
Power Generation |
Aqaba Thermal Power Station, Units 3, 4
& 5
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Activity Description |
Come consuetudine, all'approssimarsi dell'Handover di un
impianto per il quale siano già state espletate le fasi di Start-up e Commissioning, il Cliente
Finale può ritenere di dover muovere obiezioni
circa
quanto accertato per l'impianto stesso, chiedendo al Main
Contractor di risolvere eventuali aspetti lacunosi, o
comunque di integrare le prestazioni eventualmente inferiori a quelle
contrattualmente concordate. In tale contesto è
stata attuata la gestione del Punch
List così originato, in stretta collaborazione
con il personale del Committente in cantiere, con il responsabile I&C
del Committente, ed in ultimo, operando sotto la
supervisione del Project
Manager (P.M.)
responsabile. L'attività ovviamente prevedeva la
completà conoscenza e consultazione di tutto il carteggio
contrattuale, onde accertare la congruità o meno della
richiesta del Cliente
Finale, in assenza della quale, evidentemente, si
provvedeva ad opportuna risposta argomentata e documentata, previa
autorizzazione del P.M.
Nei casi in cui invece l'obiezione mossa aveva ragione d'essere, si
valutava (ove applicabile), di coinvolgere la relativa sub-fornitura (a
mezzo meetings
tra le parti),
controllando gli elementi contrattuali intercorsi, affinchè
il sub-fornitore provvedesse al ripristino o alla integrazione della
prestazione (o parte) mancante. Per i casi in cui il Fornitore aveva
correttamente assolto agli impegni contrattuali, si provvedeva, al
veloce recupero sul mercato di quanto mancante al raggiungimento di
quanto originariamento pattuito, pur indagando sul fornitore migliore
per prezzi e/o per prodotto/prestazioni. Per le circostanze in cui non
risultasse possibile individuare una precisa origine di
responsabilità, o per i casi in cui l'adeguamento
richiesto risultava significativamente oneroso rispetto al valore
intrinseco della parte (o della prestazione) contestata, comunque
sempre in concerto con il P.M.,
venivano negoziate compensazioni, onde raggiungere comunque la
soddisfazione del Cliente
Finale, condizione indispensabile per la
consegna dell'impianto e la sua presa in carico da parte del Cliente Finale.
L'attività, svoltasi
nell'arco di diversi mesi, è stata inizialmente incentrata
sui soli aspetti strumentali, mentre in una fase successiva, al loro
progressivo esaurirsi, sono stati presi presi in carico ed espletati anche quelli
relativi alla disciplina elettrica.
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Year |
Sub-Contractor |
Main Contractor |
Final Customer |
Location |
1988 |
Ceda
|
Danieli |
JSC Sumy Frunze NPO |
URSS |
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Industry |
Project |
Steel - Continuous
Casting |
World largest bloom conticaster (650 x
650 mm) |
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Activity Description |
Le attività si riferiscono
all'impianto per la produzione di aste di trivellazione che il Gruppo Danieli
realizzò per JSC
Sumy Frunze NPO. Nel dettaglio, furono espletate
attività di supporto in campo alle fasi di start up e commissioning
dirette dal responsabile software della sezione di impianto relativa a
sistema di colata continua (conticaster).
L'architettura di controllo della colata era asservita a configurazione
di PLC, e per l'epoca presentava significative innovazioni, garantendo
tra l'altro, la produzione di blumi di dimensioni piuttosto
rilevanti (dal singolo
blumo infatti, per successiva forgiatura con martellatrice, doveva
essere ricavata la singola asta di trivellazione). Sulla sommita della colata
era infatti possibile posizionare lingottiere di diverse dimensioni,
fino ad un
massimo di 650 x 650 mm; le lingottiere erano tutte equipaggiate con stirrers magnetici,
onde regolarizzare il reticolo cristallino del metallo durante la
solidificazione. Cosa decisamente innovativa era invece la
presenza di un gruppo di
taglio ossiacetilenico che secondo lunghezze programmate in produzione,
provvedeva al taglio della colata direttamente durante la sua discesa
verticale; il
blumo così tagliato veniva ricevuto dal gruppo ribaltatore,
appoggiato al suo "piede" idraulico scorrevole, accompagnato fino al
punto più basso, e quindi ribaltato di
90°,
onde passarlo alle successive linee di lavorazione
orizzontale.
Grazie a tale innovativa soluzione, poteva essere evitata la consueta
"curvatura" della colata (che da verticale passa ad orizzontale, per le
successive lavorazioni), che sovente è considerata quale
causa del peggioramento della struttura cristallina
del metallo in solidificazione, specialmente per sezioni di colata
caratterizzate da grandi dimensioni.
Come comprensibile dalla descrizione di massima fornita, il PLC
prevedeva un numero rilevante di schede posizionamento assi, schede
lettura encoder, e concretamente, doveva coordinare efficacemente tutte
le diverse unità della colata (lingottiera, gruppo di taglio
ossiacetilenico, motore idraulico del ribaltatore, etc.), prevedendo
altresi tutto quanto necessario per operare in sicurezza con tonnellate
roventi di metallo, parte del quale fuso in lingottiera (si immaginino
ad esempio le possibili conseguenze di un prematuro azionamento del
ribaltatore in caso di taglio ossiacetilenico non completato, o
erroneamente segnalato quale completato). Un numero
significativo di interblocchi e di sicurezze furono infatti sviluppate
e implementate in campo, proprio durante le impegnative fasi di messa
in servizio. Per le ovvie ragioni di coordinamento con le
altre unità di impianto (es. per l'impostazione delle
successive lavorazioni) e con il supervisore Host (gestione
delle informazioni relativamente al lotto prodotto, etc.), il PLC era
altresì equipaggiato di diversi moduli di comunicazione.
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Year |
Sub-Contractor |
Main Contractor |
Final Customer |
Location |
1987-88
|
Carlo Gavazzi
Impianti |
Saipem
|
SCOP (NPO)
|
Iraq |

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Industry |
Project |
Oil & Gas - Midstream |
2nd ITP (Iraq
Turkey Pipeline) Expansion |
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Activity Description |
Il
progetto si riferisce a quello che sin dagli anni 70, è
forse
stato il più importante oleodotto iracheno, più
recentemente meglio noto come Kirkuk-Ceyhan
Pipeline che i ripetuti sabotaggi, fin dal 2003 e
l'importante esplosione dell'ottobre
2009, vicino a Mosul, ne hanno praticamente decretato la chiusura
definitiva (il neo governo iracheno sta infatti valutando la
possibilità di percorsi alternativi attraverso i
governatorati
di Erbil e
Dahuk,
meno esposti a possibili sabotaggi (fonte Wikipedia).
A suo tempo il progetto (2nd
ITP
Expansion, ove ITP
va intesto come
Iraq-Turkey Pipeline) prevedeva l'implementazione di una
seconda linea pipeline
da 46" da aggiungersi a quella già esistente da
40". Mediante una precedente azione di revamping
(1st ITP Expansion),
le stazioni di pompaggio, tutte operanti sulla
sola linea da 40", erano state praticamente raddoppiate. Il progetto
relativo alla 2nd
ITP
Expansion, prevedeva pertanto di asservire le nuove
stazioni di pompaggio alla nuova linea da 46". Queste stesse
stazioni,
venivano altresì completate di stazioni di lancio e
ricezione pig,
per la pulizia della nuove linea. Tutto l'oleodotto, strutturato quindi
su due linee, poteva essere
gestito interamente da remoto (RTU
TDC2000 Yamatake Honewell),
oppure localmente, attraverso la sala comandi di ogni stazione di
pompaggio. La coordinazione e il controllo in automatico remoto (RTU),
semiautomatico locale e manuale delle due linee e delle relative
stazioni di pompaggio, cosi come la gestione delle trappole di lancio e
ricezione, venivano implementate su PLC.
Le attività affidate inizialmente prevedevano lo start-up e il commissioning dei
PLC
preposti a detta gestione (uno per ogni stazione di pompaggio,
caratterizzati da minime differenze tra una stazione e l'altra),
contestualmente ad un impianto che di fatto rappresentava un
significativo obiettivo militare (all'epoca l'Iraq era in guerra
con
L'Iran),
che non doveva essere mai fermato, ne mai mandato in blocco
(l'esportazione del petrolio su questo oleodotto era tra le fonti
più redditizie del paese). Dette attività
potevano quindi
essere attuate soltanto per limitate porzioni di impianto,
preferibilmente in
condizioni controllate (attuatori e coordinazioni remote isolate),
meglio se in occasione di fermi manutentivi
programmati o anche accidentali su guasto.
Nei fatti però, per via di scarsa o errata informazione
iniziale
(la documentazione circa la parte esistente dell'impianto era
incompleta e sovente non aggiornata alla condizione di "as built" e i survey
furono probabilmente attuati in modo troppo frettoloso e non accurato),
le logiche di automazione sviluppate in sede furono pesantemente
rivisitate dal Cliente Finale (peraltro piuttosto intransigente, visto
il contesto bellico considerato), e quindi si rese
necessario il rivedere in modo pressochè integrale quanto
sviluppato in sede durante la fase progettuale. Inoltre, molti dei
segnali hardwired
necessari per la "fusione" con l'impianto
preesistente, dovevano essere
prelevati da armadi con vecchie logiche a relè, che
i survey
non
avevano correttamente individuato, mappato, verificato, e/o
per i quali, molti dei
disegni in mano al Cliente Finale non erano neanche aggiornati.
Per queste ragioni, con tutte le difficoltose condizioni del caso (ad
esempio, quasi tutti i carteggi, corrispondenza, minute di meetings, etc. sono
stati scritti a mano), congiuntamente con la società di
ingegneria di riferimento (joint
venture Lummus Crest/Protech) e il Cliente Finale, a mezzo
ripetuti meetings,
a parte dei quali presenziarono anche funzionari del Main Contractor,
furono passo passo concordate le nuove sequenze operative,
implementando direttamente in campo le nuove logiche di automazione.
Per uniformità con le nuove strategie di controllo stabilite
e messe in
opera sul lato iracheno dell'oleodotto, furono altresì
espletati stages
in Turchia, onde implementare anche sui PLC delle stazioni di pompaggio
del lato turco dell'oleodotto, le medesime sequenze operative.

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