Indubbiamente, l'ultimo
trentennio, ha visto la progressiva affermazione della serie di
controllori programmabili Simatic S5,
come una delle soluzioni di automazione tra le
più adoperate, rivelatasi tra le più
affidabili, longeve e con una elevata diffusione, ad ulteriore
conferma, che anche all'epoca, Siemens,
deteneva più che significative quote di questo
mercato. La
tecnologia comunque, continua ad evolvere, favorita anche
dall'introduzione delle più recenti innovazioni
tecnologiche e circuitali, dalla
disponibilità di microprocessori sempre
più prestazionali e veloci, e
dalla aumentata affidabilità del resto della
componentistica elettronica, ragion per cui, comprensibilmente, non
è
possibile garantire la sopravvivenza di una famiglia di prodotto
caratterizzata da architettura, concezione e prestazioni ormai superate.
In
tale ambito, pur considerando il notevole successo ottenuto (ed
è proprio
per questa ragione che il
costruttore ha garantito una più che ragionevole
longevità della serie Simatic
S5), Siemens
ha già da tempo introdotto (1994) una nuova serie
di controllori programmabili, denominata Simatic
S7, che nelle intenzioni, deve appunto sostituire,
progres- sivamente,
la
ormai datata serie
Simatic S5. D'altro canto, ovviamente,
l'adozione della tecnologia sot- tintesa dalla più
recente serie Simatic
S7, non solo garantirà l'utilizzo
di prodotti realizzati secondo i più
recenti standard produttivi (ad esempio, più rispet-
tosi per
l'ambiente), ma anche una più ampia gamma di
funzionalità, una più semplice integrazione
dell'area produttiva controllata (nell'ambito dell'automazione di
fabbrica in cui si troverà ad operare), una maggiore
flessibilità circa i moduli
di I/O e di comunicazione disponibili,
nonché di
nuove possibilità di visualizzazione ed archiviazione.
Di
contro, continuare ad utilizzare prodotti relativi
alla serie Simatic
S5, sottintende quantomeno le seguenti
problematiche:

- ampliamenti e modifiche limitate, per ridotta
disponibilità di programmatori esperti;
-
affidabilità progressivamente ridotta, per
componentistica con molte ore lavoro;
- prestazioni ridotte e non
migliorabili, perchè legate a tecnologia obsoleta;
-
possibili prolungati fermi produttivi per difficoltoso
recupero di ricambi;
-
budget
per le spese di manutenzione in progressivo continuo aumento.
Al
contesto descritto, va aggiunto che Siemens ha
interrotto la produzione della serie Simatic S5
negli
anni tra il 2003 e il 2005 (vedasi grafico sottostante), e che le
relative parti di ricambio saranno disponibili fino al 2015,
dopodiché, la serie Simatic
S5 dovrà essere considerata come
definitivamente obsoleta.

Inoltre,
è altresì necessario prendere in debita
considerazione la tipica aspettativa di
vita di un qualsiasi dispositivo elettronico, o
forse, in modo più efficace, valutare
le possibilità di guasto che realisticamente posso- no
verificarsi, contestualmente al progressivo
invecchiamento del dispositivo stesso: maggiore è
la sua età, maggiore risulterà, com-
prensibilmente, la possibile inci- denza percentuale di
guasto
con- seguente. La figura sovrastante, riporta un tipico
esempio di tale trend
operativo.
Per
via degli scenari descritti, probabilmente
converrà prendere in
considerazione la possibilità rinnovare completamente
l'unità produttiva o la macchina, inclusiva della sua
sezione di
controllo e di automazione, oppure, nel caso le condizioni
generali della stessa siano ancora piuttosto buone, limitarsi al
rinnovamento della sua sezione di automazione (meglio se comprensiva
della relativa elettromeccanica complementare, inclusiva di
azionamenti, specialmente quando anch'essa risulti particolarmente
datata, etc.), onde
sottrarsi alle suddette problematiche, prendendo quindi in
seria considerazione una possibile migrazione del sistema di
controllo, dai precedenti sistemi della serie Simatic
S5 alla nuova serie Simatic
S7.
Va precisato
che la nuova serie Simatic
S7 non è in alcun modo compatibile con la
precedente serie Simatic
S5, né in termini di hardware,
né in termini di software.
Inoltre, seppur il software
di programmazione Step 7
preveda una sorta di "macro" atta a permettere la conversione da Step 5, nella quasi
totalità della occasioni, questa conversione va comunque
rivista, modificata ed ottimizzata manualmente, sia perché
il nuovo software Step 7
è strutturalmente diverso nelle sue funzionalità
(ad esempio cambia la tipologia dei blocchi disponibili, sono stati
rimossi diversi blocchi organizzativi OB integrati e le loro
funzionalità sono ora accessibili direttamente, è
cambiata la massima lunghezza di un blocco, così come il
numero di segmenti e di istruzioni per segmento, etc.), sia
perché eventuali funzionalità preesistenti di
tipo HMI
(pannelli operatore OP), di comunicazione con
supervisori, o particolari (quali ad esempio un modulo
tecnologico per controllo di posizionamenti), sarebbero ora realizzati
con schede completamente diverse, caratterizzate da differenti
modalità di impostazione e di fruibilità (es.
diverso protocollo di comunicazione), che necessariamente, devono
essere riformulate nel nuovo software,
rivisitato e adattato ai canoni previsti dallo
standard Step 7.
Ulteriori
e più dettagliate informazioni possono essere ottenute
consultando la brochure
Siemens, che può essere downloadata qui: migrazione-simatic-s5-s7.pdf.
La
migrazione da Simatic
S5 a S7, non è quindi un'operazione priva di
difficoltà anche perché, per via del
lungo periodo temporale in cui sono state realizzate installazioni
basate sull'impiego di questa serie di
controllori, è necessario
prendere in debita considerazione
aspetti quali i seguenti:

-
indisponibilità del tecnologo della macchina o del
processo automatizzato;
- spesso il software a suo tempo sviluppato, è
privo di documentazione o stampe;
- sovente il software risiede nella
ram
della CPU,
ritenuta solo dalla
batteria;
- il PLC
Simatic S5 è correntemente in linea e sta
operando in sede produttiva;
Non
ultimo, per via della indiscussa longevità di questa serie,
è necessario tenere in debito conto che molte delle
installazioni realizzate, sono decisamente anteriori
alle più recenti normative riconducibili alla
sicurezza sul lavoro (es.
direttiva macchine 2006/42/CE), e pertanto, di fatto, queste non
risultano più conformi alla vigente legislazione.
Anche
per queste ragioni (che a volte possono persino prevalere rispetto alla
sola necessità di migrazione dalla vecchia serie Simatic S5 alla
nuova serie S7),
diviene decisamente improrogabile il procedere con il rinnovo
integrale, o perlomeno della parte automazione e controllo, onde
incorporare le nuove protezioni aggiuntive e la nuova gestione dei
livelli di emergenza e di blocco della macchina, sottintese appunto da
queste normative. In tal senso, un ente terzo nominato dal
Committente, grazie al quale redigere una prima relazione circa
la
valutazione dei rischi, comprensiva di tutte le contromisure e degli
accorgimenti richiesti per il "ripristino" di adeguate
condizioni di
sicurezza, e per il conse- guente processo di adeguamento e
messa in
conformità. Ovviamente, nel riadattare il vecchio software Step 5 al nuovo
stan- dard Step 7,
sarà possibile tentare l'inte- grazione dei nuovi livelli di
gestione della sicurezza e delle fermate di emergenza,
nonché l'aggiunta di ulteriori ingressi provenienti dai
nuovi comandi di fermo su emergenza e degli eventuali dispositivi di
protezione aggiuntivi (es. segnali da barriere ottiche, optical curtains,
etc.).
Anche
per una questione di ruoli, è sempre preferibile che il
Committente reperisca in autonomia un qualificato studio di consulenza,
in grado di compiere una adeguata valutazione dei rischi, di
offrire la conseguente assistenza per l'adegua- mento, ed in ultimo, di
preparare ed espletare la Check
List che attesti il collaudo funzionale, a
positiva verifica degli adeguamenti apportati. In ogni caso,
qualora possa risultare di una qualche utilità, si segnala
uno studio di consulenza con il quale ci è capitato
di interagire, che per dinamicità,
professionalità e competenza, ci ha particolarmente colpito:
http://www.studiofonzar.com.
Per
quanto esposto quindi, pur proponendo significativi vantaggi, la
migrazione da
un sistema Simatic S5
a S7,
deve essere affrontata nel modo corretto, senza improvvisare, secondo
modalità
dettate sia dalla singola situazione applicativa, che in
funzione dell'esperienza
e dalla specifica competenza, onde ridurre le possibilità di
errore a percentuali accettabili.

Innanzi
tutto quindi, sarà auspicabile realizzare un survey direttamente
sul sito in cui è installata l'unità produttiva
(o la macchina), gestita da controllori Simatic S5,
recuperando tutta la documentazione disponibile (scaricando
anche una copia del software
correntemente in uso sulla CPU
del PLC).
Si
procede quindi con una approfondita valutazione della documentazione
recuperata (endorsement),
valutando quanto questa rappresenti effettivamente la reale situazione
di impianto (la documentazione con status
as built ovviamente rappresenterà il non plus ultra) e
con
una dettagliata analisi dell'hardware
installato
e delle sue effettive condizioni. Queste attività
risultano di particolare importanza, specialmente per quelle situazioni
in
cui non sia possibile avvalersi del tecnologo o del processista che a
suo tempo hanno pianificato il corretto funzionamento
dell'unità
operativa (o della macchina), definendo i Diagrammi di Causa ed Effetto,
e/o
i Flow Charts
delle sequenze operative, grazie ai quali è stato possibile
realizzare il software
interno
al PLC.
Come dire, che per tali circostanze, il software esistente
è di fatto, l'unica traccia operativa corretta da seguire
nel riversare il nuovo software in formato Step7.
Si
cerca quindi di valutare
un
possibile piano di azione (progetto della migrazione), specificatamente
ragionato sulla singola installazione, in stretta considerazione delle
sue funzionalità e del suo livello di integrazione e
coordinazione con eventuali ulteriori unità
produttive e
con il sistema di supervisione, valutando altresì le
migliori tecniche di collaudo possibili, atte da un lato a
consentire la verifica del nuovo software
prodotto, cercando di ridurre al minimo i fermi impianto, e le
successive attività di smantellamento dell'esistente e della
sostituzione e installazione del nuovo.
Viene
verificato lo stato del
campo, dei dispositivi sensori installati e delle condizioni dei cavi
che interconnettono il sistema di automazione con tutte le periferiche
controllate dal sistema di automazione e si valuta il recupero dei
cablaggi esistenti o si
pianifica lo scollegamento con l'esistente e il
loro ricollegamento con il nuovo, eventual- mente, anche a mezzo di
particolari tools
di interfaccia resi disponibili da Siemens,
per rendere compatibili i connettori dei vecchi moduli Simatic S5,
con moduli S7
(la figura a lato, ad esempio, mostra
connettori di schede digitali relative a PLC S5-135/155U,
collegate, a
mezzo adattatori, direttamente su analoghe schede digitali di PLC
S7-400). Queste particolari interfacce possono essere
adoperate durante
i test del software
convertito in formato Step7
(per poi lasciare luogo alle
connessioni definitive),
oppure, eventualmente, possono restare collegate anche in modo
definitivo.
A
questo punto, viene fatta una revisione
complessiva di tutto il flusso di lavoro, e vengono nuovamente
verificate tutte le fasi operative, onde far certo che tutto sia stato
adeguatamente pianificato, e vengono anche verificate le date
programmate per le diverse fasi del progetto. Una
volta che siano state compiute tutte queste attività, definendo di fatto, uno studio di
fattibilità con una minima
ingegneria di progetto, è possibile
procedere con una
quotazione che realisticamente possa risultare affidabile, sia
per costi che per tempistiche previste. Ove necessario,
le suddette attività integreranno anche le misure aggiuntive
che saranno prescritte dalla risorsa esterna che si occuperà
dell'adeguamento dell'unità operativa (o della macchina),
alle più recenti normative di sicurezza sul lavoro, e
pertanto, la
nostra offerta preve- derà, come coronamento ultimo del
nostro
operato, la verifica congiunta a fronte della Check List di
collaudo
funzionale, che sarà appunto redatta da detta
risorsa
esterna.
Più
sotto viene riportata una "gallery"
di immagini riferite ai principali controllori della serie Simatic S5 e di
unità di programmazione Step5,
che
speriamo possa ewvntualmente aiutarvi ad identificare i dispositivi in vostre mani:
cliccando sulle relative icone,
sarà possibile accedere ad un ingrandimento dell'immagine.
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per verificare la nostra disponibilità e costi, senza alcun
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